In data 19 giugno 2023, la Commissione Europea ha autorizzato l’agevolazione contributiva in favore dei datori di lavoro che assumono stabilmente giovani di età inferiore a 36 anni.
Le condizioni per usufruire dello sgravio sono:
– assunzione con contratto a tempo indeterminato o trasformazione da contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato;
– che il lavoratore non abbia compiuto il 36° anno d’età e che NON abbia mai avuto un rapporto a tempo indeterminato con il medesimo o con altro datore di lavoro nel corso dell’intera vita lavorativa;
– se i datori di lavoro che non hanno proceduto, nei 6 mesi precedenti l’assunzione, né procederanno nei 9 mesi successivi alla stessa, a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o licenziamenti collettivi nei confronti di lavoratori inquadrati con la medesima qualifica nella stessa unità produttiva;
– se i datori di lavoro privati che hanno assunto o intendano assumere lavoratori nel periodo compreso tra il 1° luglio 2022 e il 31 dicembre 2023.
L’esonero viene riconosciuto nella misura del 100 % dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro privato (con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Inail e ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche) e nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro annui ripartito su base mensile.
L’esonero può essere riconosciuto per un periodo massimo di 36 mesi, elevato a 48 mesi per le assunzioni in una sede o unità produttiva ubicata nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.
Restano esclusi i rapporti di apprendistato, i contratti di lavoro domestico, i contratti di lavoro intermittente o a chiamata (ancorché stipulati a tempo indeterminato), i rapporti di lavoro a tempo indeterminato di personale con qualifica dirigenziale e le prestazioni occasionali.
L’INPS ha già comunicato anche le modalità di recupero degli sgravi arretrati spettanti alle aziende che, nei mesi intercorsi a partire da luglio 2022, hanno versato la contribuzione in misura intera.
D.ssa Maria Manzotti